Tziu Basilio Carta (Nossi)
BASILIO CARTA (NOSSI)
Basilio Carta ( Nossi) nasce a Desulo nel Novembre del 1919.
Ha iniziato a lavorare sin da piccolo come pastore, attività che ha interrotto a 30 anni per poi riprendere a svolgere intorno agli 80 anni. Il suo lavoro principale fu infatti quello del commerciante di bestiame che gli ha permesso di girare e conoscere gran parte dei territori della Sardegna.
Nel parlare con lui mi sono resa conto che ciò che più lo contraddistingue è la sua “curiosità”; credo che mi abbia domandato più cose lui di quante gliene abbia chieste io.
Di seguito la sua intervista
:<<Quando ero piccolo andai a scuola a 6 anni; dopo la prima però non sono piu' potuto andare perche' dovevo badare a mia madre che stava male; morì infatti giovane quando noi figli (2 maschi e 1 femmina) eravamo molto piccoli e babbo ci ha cresciuti da solo.
Nel 1930, all'età di 11 anni, mio padre mi compro' un pezzo di terra e ho iniziato così ad allevare maiali ("procarju") e poi pecore .
La Transumanza
Nel 1935, all'età di 16 anni, feci la mia prima transumanza e avendo 65 pecore ("Pegos")le portai da Desulo a Teulada a piedi con mio padre ;mi ricordo che ci vollero 4 giorni e 4 notti.
Negli anni successivi partivamo sempre nel mese di Novembre e rientravamo a Desulo a Maggio.
Portavamo il bestiame in Campidano perchè qui iniziava a fare brutto tempo e la neve non ci era d'aiuto.
In particolare andavamo a Siliqua , Domusnovas , Villamassargia.
Il Commerciante di bestiame
A 30 anni ho iniziato a svolgere il mestiere di "commerciante di bestiame" , attività che portai avanti sino agli ottant'anni. Compravo i maiali dalle zone :
-della Baronia ( Loculi, Irgoli, Onifai, Lula, Lodè, Posada , Siniscola ,Orosei);
-della Gallura ("Gaddura": Budoni, San Teodoro, Luogosanto, Arzachena e Santa Teresa) ;
-dell' Ogliastra ("Oggiastra" : Baunei, Urzulei , Talana, Dorgali) e rivendevo in Campidano (nella zona della Trexenta , Laconi, Nureci, Gonnostramatza, Gonnoscodina, Sardara, Mogoro, Guspini,Arbus).
Vendevo perlopiu' maiali da ingrasso ("Mannale") e chi li acquistava ( 1 o 2 in numero a seconda del tipo di famiglia) li ingrassava per le provviste .
Il Baratto
In Campidano si piantavano orzo, grano e fave mentre a Desulo patate, fagioli e fave. A Desulo inoltre si raccoglievano castagne e noci ("su cocoro").
In Campidano le patate e le castagne le scambiavamo con il grano. Nel commercio : "unu moju "= 1 misura , quindi davamo o "unu moju"di patate oppure "unu moju" di castagne in cambio di "una misura di grano" perchè grano qui non ce n'era .
La Gallura
Riprendendo il discorso della Gallura posso affermare che prima si viveva male in quelle zone. Io ci passavo spesso per lavoro ed in tutte le frazioni come Vaccileddi, Murta Maria, San Teodoro c'era infatti chi aveva 2 vacche e chi invece aveva 7 o 8 capre. Avevano veramente poco bestiame . Quando è arrivato Aga Khan ad Arzachena iniziò a comprare terreni e ha arricchito la Gallura, ha portato soldi.
Il Periodo della guerra
Ho vissuto anche il periodo della guerra. Sono partito a fare il soldato dal 1940 al 1941 e nel 1942 sono stato congedato .La guerra continuo' fino al 1945 .In quel periodo si stava male perchè per poter richiedere da mangiare si aveva una tessera a testa e con quella ti davano solo 200 grammi di pane .
Noi a Desulo stavamo meglio rispetto a quelli del Campidano perchè facevamo le provviste di patate,castagne e noci mentre lì stavano peggio perche' "non avendo altro", il mangiare glielo davano solo con la tessera .
In quel periodo c'era anche la Malaria ed i pidocchi, poi sono arrivati gli americani e da allora iniziò a cambiare qualcosa, migliorarono le condizioni di vita .
Nel periodo della guerra sono stato in Liguria,Diana Marina,Diana Castello,Ventimiglia,poi mi hanno trasferito prima a Modena poi a Sassuolo eBologna.
Il vestiario
Per quanto riguarda il vestiario, eravamo spesso sporchi e con pochi vestiti , sempre scalzi perchè la gente non aveva soldi ; i ricchi erano in pochi.
Fino ai sei anni però mettevo il vestito tradizionale di Desulo : calzoni ("calzoneddos") ,gilet ("giletteddu") ,cappello ("cuccuddu") .
Poi ho cambiato il modo di vestire : pantaloni e giacca di velluto e scarpe in pelle ferrate con dei chiodi ("cacciolas ferradas a cioddo") perche la gomma non esisteva ancora.
Le Feste a Desulo
Desulo era ed è divisa in 3 frazioni :"Asuai", "Issirìa" e "Ovolaccio".
Ad Asuai era tipica la festa di San Sebastiano, ad Ovolaccio si festeggiava San Basilio e ad Issirìa Sant'Antonio.
In quei tempi si faceva "Sa Odida o Sa dimanda" per San Sebastiano e le persone giravano con una palma e un contenitore andando nelle case per chiedere le offerte.
La questua si chiedeva anche in altre frazioni sempre per organizzare le feste del paese.
In inverno, nella zona di San Sebastiano, si faceva il fuoco in piazza (Su Fogone) ; in particolare ad Issirìa ed Ovolaccio si festeggiava Sant’Antonio 17 Gennaio , mentre ad Asuai il 20 Gennaio.
La Corrispondenza
Prima telefono non ce n'era e stando in Campidano la mia famiglia non la vedevo per tutto l'inverno.Comunicavo quindi tramite lettere , ne scrivevo una appena arrivavo in Campidano e per quella corrispondenza ci volevano circa 10 giorni.
Il telefono è arrivato verso gli anni 50' , dopo la guerra la gente si è civilizzata.
"Su Fuchile mesu picciu"
Quando a Desulo c'erano le grosse nevicate la gente stava dentro , si stava vicino al fuoco , non c'erano i caminetti , si faceva il fuoco in mezzo alla stanza ( "fuchile mesu picciu" ), poi avevamo "is cannizzos " dove mettevamo a seccare le castagne; ogni famiglia aveva la provvista di circa sette o otto mojos. Allora si viveva così.
Divisione delle terre tra Desulo ed Arzana
Desulo era molto distante da Arzana e tra i due paesi c'era un paesino che si chiamava ORRUINAS , era situato sopra i monti , in un posto freddo dove ci abitavano circa 200 persone .
In questo paesino ci fu la peste e morirono quasi tutti gli abitanti , solo 14 riuscirono a sopravvivere. Queste persone decisero di andare dapprima a Desulo per chiedere ospitalità , ma lì non li volevano perchè avevano paura venissero appestati . Sucessivamente provarono ad Aritzo e Seulo e neanche in questi paesi lì li accolsero ; alla fine quindi trovarono ospitalità ad Arzana.
Arrivò il giorno che Arzana e Desulo dovettero dividere la terra e siccome non esisteva ancora l'orologio si usava come riferimento il canto del gallo.Decisero quindi di partire a gruppi :un gruppo di arzanesi con desulesi sarebbe dovuto partire da Arzana mentre un altro gruppo di desulesi con arzanesi da Desulo. Si doveva partire al cantare del gallo e una volta incontrati quello sarebbe stato il confine tra i due paesi .
Ad Arzana però c'era un signore che riusciva a fare bene il verso del gallo e quindi anticipò la partenza da Arzana facendo "Cucurucu "e così i galli del paese sentendo il verso dell'uomo iniziarono a cantare.
Gli arzanesi quindi partirono un paio d'ore prima e una volta incontrati i desulesi questi protestarono; non era possibile che gli arzanesi avessero fatto così tanto cammino a cavallo in così poco tempo. Iniziarono così le liti e ci furono morti .
Allora misero altre persone a giudicare e decidere in merito al confine : quelli di Arzana misero gente di Villagrande mentre quelli di Desulo misero persone di Seulo .
Diedero la ragione ad Arzana perchè aveva diritto a due parti del terreno di Orruinas .
Il limite lo trovarono in " s'arcu e diciotto " perchè lì ci furono 18 morti ed il nome è rimasto ancora oggi quello.
Divisione delle terre tra Fonni e Desulo
La divisione tra Fonni e Desulo avvenne in questo modo : si presero dei lacci in pelle che vennero legati tra loro fino a creare due lacci da 30 metri ciascuno.Con un laccio delle persone partirono da Fonni verso Desulo e con l'altro da Desulo verso Fonni . Il punto di incontro avrebbe segnato il confine e così fu :" Beh, Ommo c'ammos divissu " dicevano così i fonnesi e da quel momento è nato il nome della zona di confine "DIVISSU ".
"La gente dura di più"
Per arrivare alla mia età , io segreti non ne ho, credo che sia dipeso molto dal lavoro ed io infatti ho lavorato tutta la vita.
Forse dipende anche dall'alimentazione; prima mangiavamo quello che avevamo: le provviste delle castagne,le patate, le fave , il formaggio, la ricotta ("arrescotu") e pane fatto in casa.
Quando ero piccolo io anche la gente "durava meno" rispetto ad ora ; a 70 anni infatti si era già vecchi mentre adesso invece la gente "dura di più".
È cambiato un pò tutto, a partire dalla pulizia della persona sino ad arrivare all'educazione .
Prima non andavamo a scuola , non studiavamo e lavoravamo di più ; ora invece si lavora di meno ma si studia di più>>.